Il piede è un vero capolavoro di architettura o meglio di bio-meccanica: in uno spazio molto piccolo si concentrano: 26 ossa, 114 legamenti, 20 muscoli, 33 articolazioni, 250.000 ghiandole sudorifere.

La complessità della struttura del piede è dovuta alle sue molteplici, ed in particolare precise, funzioni; infatti una struttura così piccola riesce ad adattarsi alle più disparate situazioni : affrontano terreni impervi, come quelli montani, senza farci cadere, oppure ci fanno correre mantenendo il corpo in equilibrio anche su superfici molto piccole, come nel caso degli acrobati.E’ così evidente che il piede, il fulcro principale del nostro organismo, presieda alla: stabilizzazione della stazione eretta, alla propulsione ed al movimento; all’ adattamento della marcia sul terreno,alla coordinazione della postura.

Anatomicamente il piede si divide in 3 parti:

  • Avampiede – formato dalle dita e dai metatarsi;
  • Mesopiede – formato dalle ossa che si trovano in mezzo al piede;
  • Retropiede – la parte terminale, di cui il calcagno è il pilastro.

 

Il piede è collegato alla gamba ed al resto del corpo dai legamenti, articolazioni e muscoli.

Mentre ci muoviamo, dalle dita al polpaccio si mete in azione una fitta rete di muscoli, che si rapportano con il ginocchio e poi su sino alla colonna vertebrale ed all’articolazione temporo-mandibolare.

Ecco perché un appoggio al suolo scorretto si ripercuote ovviamente sul piede, ma anche sul ginocchio, sulla colonna vertebrale ed oltre, determinando delle tensioni che possono essere causa di dolori quali: cefalea, sciatalgia, mal di schiena, algie alle gambe (solo per citarne alcu-ni).

La postura è di vitale importanza ai fini di un corretto equilibrio dell’organismo e per ridurre l’incidenza di diverse malattie.

Il sistema posturale è un insieme molto complesso che schematicamente si compone di: sistema nervoso centrale e periferico, il piede, i muscoli, le articolazioni, l’occhio, il sistema cutaneo, l’apparato stomatognatico (sistema occlusale e lingua), l’orecchio interno.

Il sistema nervoso centrale utilizza le informazioni ricevute da occhio, pianta dei piedi e cute in primo luogo, per avere la consapevolezza della posizione del corpo nello spazio e poter impostare correttamente quanto voluto nei confronti del mondo esterno e di se stesso.

Se, nel tempo, sorgono problemi a qualsiasi livello, in un primo momento il sistema descritto cercherà di “compensare” in qualche modo, fino a che potrà ma, successivamente, si potranno verificare alcune patologie sicuramente fastidiose ma anche gravi come: vizi di appoggio plantare, spalla più alta, rotazioni del bacino, atteggiamenti scoliotici, testa inclinata.

I pazienti lamenteranno nel tempo: cefalee, cervicalgie, nevralgie, difetti di masticazione e di occlusione dentale, click mandibolari, dorsalgie, lombalgie e lombosciatalgie.

 

CORRELAZIONE TRA PSICOLOGIA E POSTURA

Spesso le tensioni muscolari sono sentite come “corde di violino”; questi muscoli “tesi come corde di violino” avrebbero la funzione di inibire processi emozionali.

L’emozione rappresenterebbe la fase “preparatoria” di un sentimento. Per esempio la rabbia, con la sua tensione preparatoria, origina, tra le altre cose, una “preparazione” all’attacco, cioè al comportamento aggressivo vero e proprio. Come si può quindi inibire tale preparazione all’azione? Facendo forza su se stessi mediante una contrazione continua e quindi spastica dei muscoli che porta nel tempo ad una variazione della normale fisiologia muscolare che si evidenzia in una contrazione spastica e quindi continua.

A causa della contrazione cronica, il processo emozionale, come la rabbia, non viene totalmente eliminato, ma è sempre presente, anche se il soggetto non ne ha la consapevolezza. La contrazione muscolare diventa contrattura “cronica” che blocca, dalla periferia del corpo, ogni evoluzione spazio-temporale della emozione medesima.

A questo proposito l’esperienza clinica insegna che “sciogliere” tali contrazioni croniche non è semplice, perché esse devono essere considerate meccanismi di difesa che sono diventate componenti stabili della personalità dell’individuo.

Il soggetto pertanto tende ad impedire inconsciamente che manipolazioni meccaniche esterne modifichino tali contratture muscolari. Si tratta di vere e proprie resistenze al cambiamento, che sono in qualche modo divenute componenti stabili della personalità dell’individuo.

Sulla base di innumerevoli studi si può sicuramente affermare che non esiste una postura “ideale” uguale per tutti, ma una postura sana e funzionale; tale postura è quella che dà all’individuo un buon appoggio con rimbalzo e scarico del peso sui piedi e dai piedi a terra.

E’ stato ad esempio osservato come le donne che soffrono di dolori mestruali, scarichino il peso corporeo nella zona interna del piede; che gli anziani senza prospettive future poggiano il peso sul tallone che rappresenta concretamente più che mai il passato ormai certo e rassicurante, etc.

La postura è quindi il modo di “stare al mondo”, non è soltanto la risultante di complessi meccanismi neuro-fisiologici e bio-meccanici, ma è altresì l’espressione del proprio modo di gestire le emozioni.

Conoscere se stessi ed imparare a gestire le proprie emozioni per vivere più in salute è quanto ti offre il lavoro della PSICOLOGA che riceve presso gli studi medici dell’Ortopedia Cossia.

VARICI E POSTURA

Le gambe gonfie costituiscono un problema molto fastidioso e diffuso; le cause più frequenti sono rappresentate dalla insufficienza venosa (vene varicose) e dalla abituale alterata posizione del corpo (postura alterata), o da entrambe le situazioni.

Mentre la prima è legata alla costituzione, alla ereditarietà e quindi è difficilmente evitabile, la seconda può essere, se non evitata, almeno corretta con un’adeguata ginnastica detta posturale. Tutte le patologie che modificano i rapporti fra i vari segmenti ossei come: scoliosi, accorciamenti traumatici di un arto, posizioni prolungate che comportino uno squilibrio di funzione della colonna o del bacino, provocano a loro volta un disquilibrio del bacino con insufficiente svuotamento venoso a carico della pianta del piede. Questa insufficienza venosa su base “posturale” è molto spesso reversibile senza dover ricorrere a cure chirurgiche o lunghe terapie farmacologiche; basterà, in casi selezionati, modificare adeguatamente la postura per ottenere una buona correzione dell’appoggio plantare, in modo da ridurre gli atteggiamenti comportamentali sbagliati agendo sul tono muscolare.

Prezioso è il lavoro sinergico, svolto all’interno degli studi medici dell’Ortopedia Cossia, tra CHIRURGO VASCOLARE, PODOLOGA e TECNICO ORTOPEDICO.

PREVENZIONE POSTURALE

Determinante è la prevenzione sulle persone di qualsiasi età ed in particolare durante la:

  1. età evolutiva (per non far cronicizzare errati atteggiamenti posturali)
  2. età adulta (per correggere errati appoggi plantari).

Sarà quindi opportuno effettuare:

  1. indagini periodiche per la valutazione dell’appoggio

valutare l’evoluzione nel tempo della ortesi plantare che stabilizza l’appoggio del calcagno e distribuisce uniformemente il carico sulle teste metatarsali, compensando in tal modo uno scorretto (instabilità posturale) appoggio del piede.

Attualmente ci si avvale di uno strumento, il baropodometro elettronico (BPE), che offre la possibilità di valutare soggetti affetti da disturbi posturali, sia in fase statica (in piedi da fermi) che durante la deambulazione.

Sono tante le patologie che possono avvantaggiarsi di un esame postura-le, tra queste, a titolo di esempio, si ricordano: dismorfismi e paramorfismi del rachide, spondilolisi e spondilolistesi, displasia congenita dell’anca, ginocchio valgo, piede torto congenito, alluce valgo, artrosi, esiti di noxae traumatiche (fratture, lussazioni, distorsioni, lesioni muscolari e tendi-nee), malocclusioni, bruxismo e, nel campo estetico, l’insifficienza venosa, l’adiposità localizzata e la cellulite.

Una postura equilibrata è di vitale importanza per un organismo sano.

L’economia generale risentirà a vari livelli di una postura non corretta. Così l’adolescente potrà avere, a causa di postura scorretta, delle serie ripercussioni sulla sua crescita, mentre le perfomance dello sportivo saranno ridotte. I dolori della colonna vertebrale e le algie muscolari nel lavoratore peggioreranno, nel caso di un cattivo appoggio plantare, il quale, inoltre, sarà responsabile di peggioramenti della patologia venosa ed adiposa-cellulitica tanto nell’adolescente, quanto nella donna matura.

Per evitare tutta questa serie di  problemi, è opportuno valutare l’eventuale necessità di un’ortesi plantare per correggere i difetti sopraindicati ed effettuando, quindi, una vera e propria terapia della postura.

Di  pari importanza sarà la prevenzione intesa così come la valutazione nel tempo della correzione dell’appoggio con ortesi per garantire una maggior qualità della salute dell’organismo.

E’ con tale intento che gli Studi medici dell’Ortopedia Cossia organizzano un programma di prevenzione posturale che vede coinvolte diverse figure professionali operanti all’interno degli studi: podologa e tecnico ortopedico, fisiatra, chirurgo vascolare, psicologa, dietologa oltre all’eventuale intervento di osteopata, fisioterapista e massaggiatore.