La magnetoterapia è un’ottima terapia per la cura di numerose problematiche fisiche dei vari tessuti che compongono l’organismo: dall’epidermide al tessuto muscolare a quello nervoso, a vene e arterie fino al tessuto osseo. Ma perchè la terapia sia efficace occorre il tipo di “magnetoterapia” sia idoneo al problema da curare distinguendo fra “MAGNETOTERAPIA A BASSA FREQUENZA” e “MAGNETOTERAPIA AD ALTA FREQUENZA“.

MAGNETOTERAPIA A BASSA FREQUENZA , detta anche elettromagnetoterapia o CEMP, si esegue applicando un campo magnetico di intensità rilevante con una frequenza molto bassa (fino a 150 Hz). le modificazioni biologiche indotte dai campi magnetici sulle membrane biologiche, sulle cellule e sui vasi determinano effetti terapeutici di vario tipo: antiflogistico, antiedemigeno e stimolante della riparazione tissutale. In generale la magnetoterapia garantisce una biostimolazione in grado di ristabilire le corrette funzionalità cellulari.

La magnetoterapia a bassa frequenza e alta intensità è particolarmente indicata per le calcificazione ossea e trova valida applicazione anche nella terapia del  dolore e in generale nel trattamento dei tessuti molli. Questa tecnica aiuta la singola cellula a recuperare un opportuno equilibrio, perciò la sua utilità si estende ad una vasta gamma di casi: artrite, artrosi, dolori muscolari e articolari, epicondilite, contusioni intercostali, periartrite scapolo omerale, fratture, osteoporosi, osteonecrosi.

La magnetoterapia a bassa frequenza è particolarmente indicata per tutte le persone che soffrono di ritardi di calcificazione dovuti a traumi, a recupero post-operatorio in seguito ad interventi di riduzione di fratture o di innesto impianti protesici, così come in soggetti affetti  da osteonecrosi.  Risulta pertanto uno dei trattamenti suggeriti per pazienti anziani  e per le onne nel periodo post-menopausa in cui si riscontrano i casi più numerosi di osteopenia ( riduzione della massa ossea ).

MAGNETOTERAPIA AD ALTA FREQUENZA, basata sull’emissione di onde radio di frequenze comprese tra i 18 e i 900 MHz in brevi impulsi e la cui frequenza è regolabile.

L’alta frequenza e bassa intensità è particolarmente indicata nella terapia del dolore ed in generale nel trattamento di patologie a carico dei tessuti molli. Può essere utilizzata anche per i ritardi di calcificazione, ma richiede più trattamenti rispetto alla magnetoterapia a bassa frequenza.