Metti le proteine giuste nel tuo piatto: costruiscono il corpo, lo rinnovano e potenziano le difese; sono i “mattoni” che costruiscono l’organismo e lo mantengono in vita.

Le proteine si trovano principalmente negli alimenti di origine animale, come carne, pesce, uova, latte e derivati; nei cibi vegetali, come ceci, fagioli, lenticchie, soia (in quantità simili a quelle della carne), frutta oleosa (mandorle, noci, semi di girasole, ecc.), frumento, avena e farro (in dosi minori rispetto a quelle di origine animale) impiegati nella produzione di pasta e prodotti da forno.

Questi principi nutritivi sono presenti anche nei cereali e nei loro derivati in quantità apprezzabili, ed in misura decisamente inferiore in verdure e frutta.

Occorre dire che non tutte le proteine sono uguali, in quanto gli aminoacidi che le costituiscono sono presenti in quantità e qualità diverse. Nei cibi di origine animale troviamo tutti gli aminoacidi essenziali (necessari per il corpo, che non può produrli da solo) e per questo sono considerati come le migliori fonti proteiche. Va comunque detto che i legumi e la soia, se abbinati ai cereali o derivati, forniscono comunque tutti gli aminoacidi essenziali.

Carne e pesce sono gli alimenti che forniscono, insieme a latte e uova, le proteine migliori. Quelli giusti si integrano perfettamente in una dieta sana.

  • Da un punto di vista nutrizionale, le proteine di carne e pesce sono simili. Anche all’interno delle due categorie non si rilevano differenze notevoli tra le proteine di carne rossa o bianca, o di sogliola o salmone. In questo caso la scelta salutare è quella che prende in considerazione il contenuto di grassi (sia quelli saturi dannosi per la salute sia gli acidi grassi Omega 3 benefici per cuore e cervello e tipici del pesce di mare) e di colesterolo. In particolare, sono le carni rosse, ma anche quelle di anatra e selvaggina, ad avere il maggior contenuto di grassi saturi e di colesterolo.
  • Le carni bianche di pollo e tacchino (in particolare di petto e fesa, ma anche le altre parti, purché private della pelle), di vitello (soprattutto scamone, fesa, noce, girello), di maiale (ottima la lonza, togliendo l’eventuale grasso visibile perché bianco e facilmente eliminabile) e di coniglio sono le più sane per il loro basso contenuto di grasso e colesterolo, pur eguagliando le carni rosse per il contenuto proteico e di ferro.
  • Per quanto riguarda il pesce, occorre dire prima di tutto che si suddivide in magro (merluzzo, pagello, sogliola) e grasso (salmone, sgombro, sardine). Sono entrambi apprezzabili per la salute. I pesci magri forniscono di certo meno calorie e colesterolo, ma sono i grassi ad apportare il maggior contenuto di vitamine liposolubili (A, E e D, basti pensare al classico olio di fegato di merluzzo, ritenuto un tempo la miglior fonte di vitamina D in assoluto e, quindi, consigliato a bambini e ad anziani per rafforzare le ossa). Maggiori sono anche le quantità di vitamina B, di minerali e di acidi grassi essenziali Omega 3 che contrastano le malattie cardiocircolatorie. Vista la ricchezza di preziosi elementi per la salute, il pesce grasso viene consigliato in un’alimentazione sana e naturale nonostante, come abbiamo visto, il contenuto in grasso sia maggiore.

Un consumo eccessivo di carni rosse, soprattutto di carni rosse lavorate (salumi, insaccati e carne in scatola), aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori, in particolare al colon. L’aumento di tale rischio dipende dalla quantità e dalla frequenza dei consumi. Pertanto, mangiare una porzione da 80-120 g di carne rossa 1-2 volte a settimana non comporta pericoli, purché si scelga un prodotto di qualità.

Un corretto regime alimentare, adeguato al proprio stile di vita, all’attività che si svolge, al proprio stato di salute fisico, è indispensabile per avere un fisico più sano ed una migliore qualità della vita.

La DIETOLOGA, specialista in scienze dell’alimentazione, presso gli studi medici specialistici dell’Ortopedia Cossia, è a disposizione di chiunque necessiti di consulenze in materia di alimentazione studiando un regime alimentare adeguato, senza l’uso di sostanze farmacologiche o di cibi spacciati per “alimenti light”, che permettano di raggiungere una buona forma fisica ed un buon stato di salute.