Le varici non sono solo un problema estetico ma rischiano, se trascurate, di minare in maniera seria la salute dell’organismo.

Oltre il 20% delle persone hanno varici alle gambe o altre patologie che, se non curate in tempo, rischiano di compromettere la stessa possibilità di camminare.

Ma se prendiamo in considerazione solo le donne la percentuale aumenta notevolmente.

Le patologie più frequenti, oltre alle varici, sono le flebiti, gli edemi linfatici, gli eczemi.

Cosa sono le varici?

“Si tratta”, afferma il professor Stefano Ricci, medico flebologo “di dilatazioni permanenti delle vene superficiali della gamba“.

In esse il sangue compie un percorso ‘contro corrente’ nella posizione eretta.

Presso i popoli europei si riscontano nel 20% delle persone, ma interessano più le donne che gli uomini. Si registra infatti un rapporto di 3:1 tra sesso femminile e maschile.

Ciò dipende dalla influenza degli ormoni femminili sulla parete delle vene, considerati i cicli mestruali, le gravidanze, l’impiego dei contraccettivi orali.

Gli ormoni esercitano la stessa influenza anche sulle strutture osseo-legamentose del piede, tanto che il 50% delle donne affette da varici (l’80% di quelle che hanno superato i 50 anni) è portatore di piede piatto acquisito più o meno grave, che necessita di essere sostenuto con calzature appropriate, se non con presidi ortepedici”.

La terapia delle varici che oggi offre i migliori risultati è la cosiddetta “flebectomia ambulatoriale” che prevede l’asportazione delle vene dilatate.

E’ un intervento che si effettua ambulatorialmente in anestesia locale.

Anche le vene di grosso “calibro” possono essere facilmente eliminate ed anche meglio quelle che compaiono dopo un precedente intervento eseguito con le vecchie tecniche.

Cosa sono le flebiti?

Le flebiti, invece, sono infiammazioni di un tronco venoso, per lo più varicoso, che può prevenirsi eliminando le varici prima che comincino a complicarsi.

Si curano mediante la compressione elastica e favorendo la deambulazione che deve avvenire regolarmente, affinché le “pompe” del sangue possano riportare il circolo ad una normalizzazione.

Nel modo più assoluto vanno evitate le terapie troppo aggressive ed il ricovero a letto.

Occorre poi correggere i difetti di carico ed eliminare i rischi di lesione della cute del piede che possono causare infezioni capaci, non solo di aggravare la flebite, ma di esserne la causa.

Cosa sono le ulcere varicose?

Le ulcere varicose, invece, sono delle lesioni cutanee che non tendono alla guarigione spontanea a causa della stasi venosa.

La cattiva nutrizione della cute, particolarmente in certe zone (soprattutto sopra il malleolo interno), fa sì che da un fatto banale, ma che agisce in modo continuo come le contusioni, i graffi, possa svilupparsi una ulcerazione torbida, infetta, profonda.

Le ulcere varicose si riscontrano per lo più in soggetti anziani con problemi evidenti nell’appoggio del piede, sia determinati dalla stasi venosa, sia legati alla rigidità della caviglia per un blocco antalgico causato dall’ ulcera stessa, quando non viene curata per lungo tempo.

In genere in questi pazienti si riscontra piede cavo con retrazione in flessione delle dita e relative conseguenze che necessitano di compensazione ortesica.

“In questi casi”, spiega il professor Stefano Ricci, “per ottenere una guarigione sicura e duratura si ricorre alla terapia compensativa, mediante fascia elastica associata ad opportune medicazioni”.

Particolare attenzione meritano poi gli eczemi che di solito si accompagnano alla stasi venosa e vengono favoriti da errati tentativi terapeutici. In particolare, l’uso di creme e pomate.

Le lesioni da grattamento determinate da intenso prurito possono diventare il punto di partenza di ulcere varicose.

Per il trattamento normalmente si impiegano leggere dosi di cortisone.

Si provvede poi alla contemporanea eliminazione dei fattori favorenti come la stasi venosa, la sudorazione dei piedi, una cattiva igiene.

E’ quindi opportuno prevenire i problemi alle gambe con una efficace azione preventiva utilizzando, in particolare se si svolge un lavoro che costringe a lunghe ore trascorse in piedi, a calze elastiche di tipo preventivo. Fondamentale è l’utilizzo di calzature anatomiche con plantare anatomico o l’utilizzo di plantare flebologico inserito nelle calzature antinfortunistiche. Gli antiestetici capillari, che tendono ad aumentare con il trascorrere del tempo, possono essere eliminati con trattamenti sclerosanti che il CHIRURGO VASCOLARE che opera presso gli Studi Medici Specialistici dell’Ortopedia Cossia, esegue con ottimi risultati. Il consiglio del medico specialista diventa indispensabile in presenza di varici o in caso di comparsa di zone dolenti, arrossate e calde, sintomi di possibile flebite.

L’Ortopedia Cossia offre un ampio assortimento di calze elastiche preventive e curative, calzature anatomiche, calzature con plantare morbido, calzature con plantare massaggiante, plantari ammortizzanti, plantari flebologici, apparecchiature per pressoterapia e apparecchiature per terapie domiciliari per la cura delle stasi venose. E’ possibile inoltre usufruire di consulenza del CHIRURGO VASCOLARE presso i Studi Medici Specialistici.