La paraffina,  per la sua capacità di immagazzinare una grande quantità di calore per poi rilasciarlo, inizia a trovare applicazione nel campo medico-terapeutico nel 1915 in pazienti affetti da artrite. Una volta riscaldata, raggiunto lo stato liquido, applicata sulla zona da trattare combatte l’indurimento dei muscoli, stimola la circolazione sanguigna e fa si che i farmaci che si utilizzano localmente penetrino più facilmente all’interno della pelle.

Le zone maggiormente trattate con la paraffinoterapia sono le articolazioni, ed esempio le articolazioni delle mani, dei pedi, del ginocchio o del gomito. Le principali indicazioni terapeutiche  sono l’artrosi, l’artrite reumatoide nella fase subacuta o cronica e  dove sia presente rigidità ,edema. I bagni di paraffina risultano  molto indicati in preparazione delle manovre di rieducazione e di terapia manuale, post-immobilizzazione da gesso e da rigidità post-traumatiche.

L’utilizzo dei bagni di paraffina in campo estetico ha una storia più  recente. Si è infatti scoperto che la paraffina non ha solo un effetto lenitivo  sulle articolazioni doloranti ma rende anche la pelle molo morbida. La paraffina è in grado, infatti, di idratare la pelle e aprire i pori, facendo sì che i principi attivi curativi e rigeneranti contenuti nelle lozioni o nelle maschere vengono assorbiti meglio.